La spartizione dei sensi

Quando fu creato l’universo si sancì un patto tra Titani e Cronopios. Gli uni ebbero la gloria e l’epica, i secondi la dinastia e l’aforisma.

Furono anni in cui i dinosauri erano scambiati per caramelle al mentolo e le felci non erano ancora azzurre.

I Titani erano una stirpe anglosassone, migrata dalla quinta galassia ipotetica molti anni prima del Big Ben. Si portavano molto rispetto a dispetto del loro aspetto bifolcuto. Non presentavano il concetto di morte, né di vita eterna, semplicemente “stavano”. Il capostipite era Blemeth primo, che originò Armagh il vecchio, che diete alla luce Coital l’univoco che celebrò la nascita di Margherita unito a nozze con Trisfolo. (I titani non distinguevano sessi per disfunzioni ottiche)

I Cronopios erano esseri formati da solo culo, simili a tonde sfere forate e sorridenti. Discendevano dai Cronotopi, provenienti dalle onde gamma, band di rockabilly molto in voga sulla via di Damasco. Si riproducevano per patrogenesi e adoravano la Divina Plasticità. Il capostipite era Semeth Culo, che originò Armagh il culetto, che diede alla luce Marco il Sodomita che celebrò la nascita di Margherita unito a nozze con Meneghino il sederino.

Margherita era a quel punto l’essere supremo bipartito, figlio dei quattro senatori del Caos, generato, mutato e partorito da due culi e fecondato da due titani.

La frammistione delle razze portò alla Babilonia dei sensi.

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