La parodia del gesto

4 Nov

Francis Bacon - Study after Velazquez's Portrait of Pope Innocent X

Come di polvere,
si è avvicinato un inverno in technicolor alle mie natiche.
Sento la necessità di un brodo primordiale da sorseggiare a mani stanche.
Un’altra primavera è troppo.

L’ingordigia è una nuova placenta

30 Ott

La battaglia di Costantinopoli

Cerca il tuo calore
in un fiammifero bucato
che da oriente ad occidente
smazza brodo granulato.

Brinda sul messale
che Messina brucia in fiamme!
Brucia la pomata
sull’aceto sparso in ghiaccio.

Filano i tricipiti su un carro popolare
che porta le banane verso il rito delle giare,
scappa il presupposto nel giardino delle coltri,
condannato a morte, vivo infine tra gli scaltri.

Le cerimoniose donzellette d’altra fetta
stringono il bacino strabordante d’una tetta.
Dame d’oltreborgo minimizzano infedeli
mentre il candelabro scaraventa in fondo ai peli
la discordia.

Perdi al gioco
novemila milioni di te
e piangerai la
soffitta
che non hai mai riordinato.
Il mese scorso tuo padre
è morto al mercato
chiedendo di te.
Le tue ambizioni
sono pere cotte
in un brodo di giuggiole.

Ma la sfera non ha problemi,
cinge plebea tutti i contesti,
non si rattrista né trucida schermi
ridicolizza gli alcolici festi.

Un buonumore balsamico
è frutto di chili
di arance tropicali
e smeraldoni.

Dai, dimmi si, dimmi un cuore nel cammino
dai la spada al mondo indietro, monta in fondo il camerino.
Dai, dimmi ora, dimmi un basculo di notte
sali, sali forte che la notte si sconvolge sul sofà. Ah! Ah!

Plancton

30 Ott

Bernini - Il ratto di Proserpina (particolare)

Che posso dirti se il mare è un velo di burro? Certo lo aiutano nelle sere afose le correnti di aforismi sotterranei, ma non le ananas che solcano senza pudore i frangenti più scabrosi delle onde.
Un dito nel mare si perde con ammirazione. Perché non v’è distinzione senza casta sociale.
Allora meglio essere palmipede, per dividere le secrezioni umane e piantare le fondamenta di un sentimento clericale che spinga i posteri ad amare i poteri.
Stasera consiglio a tutti un bel bagno, a volte lo sgorgo macina carne e trasuda volontà omicida. Spariti tutti in un tubo saremmo finalmente il livello socialista massimo del rifiuto.

Dispersi nei fondali vorrei vedere quale malizia aprirebbe i nostri corpi ad un erotismo mollusco. Probabilmente nemmeno le ombre riusciremmo a scorgere, bagnando la nostra polvere di inumano.

La diaspora, al tempo dei babilonesi, assicurò le premesse per un sussidio integrativo per la disoccupazione. A differenza la porpora, questo colorante delle piane dell’apparato del Golgi, dietro al Golgota lambito dal Volga furioso, emozionava i Fenici che se ne ricoprivano di sera prima di innamorarsi di fisionomie cuneiformi a loro prospicenti.

il prete gianni e l’inverno

27 Ott

Il prete Gianni

baluginanti primavere,
un assegno non trasferibile
e da domani una scorta armata
mi attendono
nel casolare che separa
l’uovo dalla mezzanotte.

ho vissuto impropriamente
le falde di mio nonno
per almeno 45 giorni.

la pigrizia non è un dubbio
sull’altare.

Trùal

27 Ott

Roland Topor

Oh ma thé
ti dinki mar fa un.

Un dabiridà
(te te tencs lebt)
ut il man non ben fracièr.

Altrum nucciu fali film
pitirunasse, non discello l’imbirangh
duvevé, lagùm pèr
d’intragghianu filurete.

Si te ròk
at pléis (divì)
Divà non ghernon
nel leccium.

Prototipi

27 Ott

Pablo Picasso - Donna allo specchio

1. il naufragio di ezechiele
2. certe ore del mattino
3. il tuo labbro carnoso
4. la tempesta in un occhio
5. ossa rosse
6. di venticinque uomini
7. amerei le tue noci
8. il movimento delle cause
9. l’esercito saraceno incontra i visigoti – l’amore pervade la steppa
10. filami di lana un bel golfino
11. il mare non vuol dire baciami piccina
12. la tragica fine di una corda
13. silenzio assenzio
14. ezechiele risorge senza filtro
15. le tue piccole noci, di nuovo

Alto atesino

27 Ott

Robert Mapplethorpe - Calla

Definitivamente nera
esco dal comprensore
girando le nocche di tacco.

La balilla s’incammina
sul viale del tramonto
le primule, con disinvoltura
rimangiano cardi e zecche.

Fierissimo l’adagio
la morte di quaranta fanciulle
due volte venti amori
di spagna, passati al setaccio
l’abbraccio
di spagna, il pan mangiato
nel rossore d’un sol.

Svengo,
la dimensione del mondo
è una giostra di pane,
le tubature idrauliche
rendono vani i tentativi
di sabotaggio urbano.

Domani scoppierà la città
per un soffio in più
e tra le fiamme
i pittori balleranno il rosso.

Le primule si svegliano di buon mattino
io dormo la penombra dei miei lombrichi.

Dove?

27 Ott

Anubi

E’ un organismo che sale
la fine dei giorni.
Il viola nel mio occhio.

[…]

Bla d’un cimone

[…]

Caterina aspetta un figlio, ma è morto tre anni fa. E’ caduto dal suo utero sull’asfalto in corsa. Ne è rimasto un graffio. Quanto ancora potrà aspettarlo?

[…]

“stringimi in questa paura”
“ho sentito un terremoto”
“è la crosta”
“ma io ho due braccia, e tremo”
“prova con l’anestesia”
“ma il veleno è tossico”
“la morte è dolce”
“come il naufragare, a fari spenti, in questo mare”

[…]

Dove non solo te ne vai le sere in cerca di un motel?
Scarpe di demonio! Vuoi buttare il tuo passo sulla mia isola primitiva?

[…]

me lo devo mangiare dopo mangiato pizza polli mauro e stefano

3fdd

27 Ott

Lisippo e Lisistrato - Pugile seduto

nove emme
nove emme su di noi
che mi schiacciano
in aiuto
della santissima vergine apparsa dal mare.

ma quando mai
un sogno apre le bottiglie?
le mie mani si annodano
sulle increspature del rubinetto.

il bello è matematico
non è chirurgia d’ossa.

la mia mano ha nove unghie
une per ogni
diadema.

Domenica al catasto

26 Ott

Vladimir Kush - Sunrise by the ocean

Ho comprato una mattonella rosa.
L’ho messa davanti a me.
Che felicità.